Sono passate 24 ore dall'accordo disperato per cercare di salvare l'Europa, ma ancora non si conoscono nei dettagli da dove i soldi arriveranno, chi saranno i Paesi che si mettono in pericolo per salvare l'Europa ed altri particolari che se sono ancora misteriosi qualche motivo ci dovrebbe essere.
La Grecia, il Paese peggio messo dei cinque che hanno messo in pericolo l'esistenza europea (Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda), dovrà' fare dei sacrifici cosi elevati che non si sa neppure se potranno farli e se anche saranno seri e concreti nel lavoro chiesto, nel 2020, cioè' tra nove anni, saranno ancora con un deficit elevato e solo nel 2030 potrebbero essere un Paese normale.
Ancora non si sa se questo “contratto” sia positivo o meno, esistono dubbi, sia tecnici che morali. Ad esempio (in pratica) i Paesi, i Governi in particolare, dovranno rispondere più' ai Direttori delle Banche Centrali Europei che ai loro elettori. Senza tralasciare che la notizia di ieri sera, che la Cina interviene in questo contratto con una fetta di denaro enorme, conseguentemente anche alla Cina i Paesi sopracitati dovranno rispondere.
Una cosa chiara a tutti ieri notte, nei tanti programmi tra BBC, ITV, Sky etc etc e con interviste alle migliori menti economiche mondiali (la stragrande maggioranza dalla LSE) e che bisognava marcare stretto l'Italia e tutti confermavano che la manovra era stata fatta per far si che l'Italia non cadesse nella vortice greca, che avrebbe causato di certo il crollo dell'Euro stesso, cosa che non voleva nessuno, Inghilterra in testa.
Ma ad ogni modo riuscira' l'Italia a mantenere le promesse che il Governo Berlusconi ha promesso al resto dell'Europa? Questo e' il punto. Riuscirà' il Paese, la gente, a capire che non si tratta di destra o di sinistra, ma si tratta di sopravvivere o meno?
Naturalmente la domanda dovrebbe essere fatta a molti, alla Sinistra, che dovrebbe smetterla di presentarsi con personaggi impresentabili come possibili leader, da Vendola a Grillo e altre stupidate folcloristiche simili, alla stessa Destra, che se ora porta avanti la tesi che “grazie a lui” l'Italia ieri notte non e' sparita, apre un reale pericolo di velocità', nel senso che servono energie per presentare le riforme presto, in pochi mesi, altrimenti sarebbe veramente la fine.
Curioso, ieri sera, alla BBC, ospite Romano Prodi da Bologna, gli e' stato chiesto se lui sarebbe rientrato al comando per rimettere le cose in ordine, ed era una domanda intrisa di speranza da parte inglese, ma Prodi e' rimasto sorpreso della domanda, nel senso che sicuramente non e' una domanda che in Italia non gli viene fatta molte volte (la Sinistra ha altri leader, a quanto pare..), ed ha risposto in modo simpatico, dicendo che oramai e' un nonno felice e che non ha nessuna intenzione di rientrare in campo, lasciando, in un certo senso , delusi quelli in studio a Londra.
Il che dimostra, almeno a me, che la sensazione politica, la stessa idea di sinistra, tra Italia e Inghilterra, non e' forse mai stata cosi distante come in questi ultimi anni.
Ad ogni modo, dal mio punto di vista, dalla mia posizione di cittadino del Regno Unito, di soggetto tassato sotto la Corona Inglese, la salvezza dell'Europa e' stato un fatto positivo, ma trovo molto più' positivo e interessante quello che si sta creando, cioè' di un Europa parallela, costituita da Paesi come l'Inghilterra, la Svezia, la Polonia, la Rep. Ceca e tutti quelli che fanno parte dell'Europa Unita ma non hanno ancora (e molti non ne hanno nessuna intenzione) la moneta europea, ma hanno tutti una crescita continua, una senso della democrazia social-democratica nelle radici e dove le popolazioni sono più' abituate a scegliere con varietà' i loro governi, più' che farsi scegliere dai politici di turno.
Di certo Germania e Francia starebbero meglio in questo pannello, perché' ora l'idea che l'Inghilterra possa essere il leader di quel gruppo di Paesi, mentre a loro tocca dividersi la leadership di un gruppo molto più' debole e con alcune attitudini decisamente non simili alle loro, non permette a loro stessi di essere tranquilli ed ora hanno da seguire la crisi greca e italiana e controllare cosa l'Inghilterra si sta inventando.
Di certo , per ora, ci sarà' una pausa, un periodo di attesa. Diciamo almeno fino a Natale, per vedere come i Paesi faranno le riforme promesse e si vedrà' meglio chi finanzia, in che forme e cosa prendono in cambio del 50% che non si riprenderanno dai Paesi a cui stanno prestando i soldi.
Ed anche io finisco qua' questo post, che ancora ho tanto da leggere, informarmi e studiare, perché' se e' complicato per gli economisti veri, figuriamoci per me..:)
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